Mi chiamo Laura, sono sposata con Maurizio e abbiamo due figli ormai adolescenti
Io e mio marito veniamo da una separazione durata sette anni, durante la quale
sono arrivata a toccare il fondo più nero della mia esistenza,
provocando dolore in tutti quelli che mi erano vicini, in primis i miei figli. Dopo i fatidici sette anni, ricordo, che in una notte di disperazione invocai l’aiuto di Dio, chiedendogli di rimettere a posto la mia vita. Dissi : “ Signore, tu stesso ci hai detto – chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto – ti prego rimetti in ordine la mia famiglia, le nostre vite, perché io non so più da che parte andare!”
Anche mio marito pregava Dio di esaudire il suo desiderio di tornare con me. Ci siamo fidati completamente di Lui, e con la speranza nel cuore abbiamo atteso. Per una serie di circostanze, dopo ”pochi anni“ io e mio marito abbiamo riscoperto il grande desiderio di tornare insieme per continuare a nutrire la nostra bellissima famiglia e pian piano le cose si sono messe in fila, in ordine, sembrava che qualcuno dall’alto dirigesse in silenzio “l’orchestra”.
Abbiamo atteso diversi anni prima di rimettere le fedi nuziali, aspettavamo l’occasione giusta, che, sembrava non arrivare mai. A ottobre 2021, io e Maurizio, decidemmo di partecipare agli Esercizi Spirituali ad Assisi, organizzati da Maurizio Fratamico e sua moglie Maurizia. In verità chiesi a mio marito di farmi questo regalo per il mio compleanno. Avevo conosciuto i due coniugi sui social e qualcosa di inspiegabile mi aveva attirato a fare questa esperienza. Decidiamo che in quell’occasione avremmo fatto benedire le fedi e le avremmo finalmente rimesse al dito. Prima di partire andiamo dal gioielliere per fare allargare gli anelli, erano passati quasi dieci anni, e le nostre mani erano diventate più grandi! Il tema su cui erano incentrati gli esercizi, era la Parola del vangelo di Luca
“Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti cercheranno di entrarvi, ma non riusciranno”.
Durante il Bibliodramma, nell’incontro del sabato pomeriggio, simulare fisicamente il passaggio dalla porta stretta, mi ha fatto riflettere su quante porte incontriamo nella nostra vita, e decidiamo di non oltrepassarle, per dolore, per pigrizia per paura, ma se abbiamo il coraggio e la fiducia di farlo la ricompensa che ci aspetta è molto grande! Nell’ adorazione Eucaristica, ho ritrovato la gioia di Lodare Gesù, di parlare con Lui, di stare con Lui in intimità, nel silenzio, davanti al Santissimo Sacramento il mio cuore ha sentito la Pace vera. Il Rosario della sera, una carezza della nostra Mamma celeste! Altro momento toccante, la condivisione con gli altri; divisi in piccoli gruppi, abbiamo esternato le nostre sensazioni, i nostri pensieri, piccoli pezzi delle nostre vite.
Domenica 10 ottobre, al risveglio, avevo una strana voglia di tornare a casa, mi sforzai di allontanare quella tentazione e partecipammo alla Santa Messa nella Basilica di San Francesco. Durante la celebrazione io e Maurizio sentivamo una strana, bella sensazione, complice sicuramente la posizione da cui seguivamo la messa, vicino l’altare, accanto la suora dalla voce angelica che intonava i canti, inspirando il profumo dell’incenso. Alla fine della messa, andammo in sacrestia per chiedere la benedizione delle fedi, ma ahimè ci fu negata, ovvero ci dissero di chiedere in Basilica Inferiore, ma lì, per entrare c’era una fila pazzesca di persone, e noi avevamo appuntamento con il resto del gruppo per il pranzo! Dissi a Maurizio: “Oggi non era giornata di benedire le fedi, quando torneremo a casa andremo a Loreto, dalla nostra Mammina Celeste, dal mio frate confessore e ce le faremo benedire”.
Con un po’ di tristezza torniamo in hotel per il pranzo, mentre aspettiamo il resto del gruppo in sala d’attesa, un frate si avvicina a noi e ci chiede se eravamo lì per gli esercizi spirituali, non credevo ai miei occhi! Era il mio frate confessore di Loreto! Maurizio gli dice che parlavamo di lui proprio poco tempo prima, e lui risponde che da Loreto è stato trasferito lì ad Assisi e io aggiungo che non siamo riusciti a benedire le fedi e lui senza troppe spiegazioni dice di andare in cappella!
Nella cappellina, davanti la statua della Madonnina celebriamo un piccolo matrimonio, siamo commossi, estasiati, ancora increduli, il frate ci dice di non ringraziare lui, ma Gesù, aveva subito capito di essere strumento nelle mani di Dio per donarci questo magnifico regalo!
Poi tornati di sotto, a pranzo, con il resto del gruppo condividiamo tutto questo e riceviamo applausi, auguri, perfino un regalo. Il canto per il saluto finale viene dedicato a noi, era la festa del nostro matrimonio rinnovato!!
Che bella sensazione essere lì, amati da una famiglia conosciuta da soli due giorni e amati dal nostro Signore Gesù.
Quello che abbiamo riportato a casa da questo viaggio,
è la gioia nel cuore, la vera gioia,
oltre alla consapevolezza che il nostro Papino ci aspetta di là dalla porta stretta, con le braccia aperte per amarci per sempre! Sia Lode a Te Signore Gesù perché hai operato meraviglie nella nostra vita!